«…la Fondazione Rockefeller e la Carnegie Institution investirono centinaia di migliaia di dollari nello sviluppo della “biologia razziale” tedesca. Non sono stati i nazisti, ma gli eugenisti americani, l’élite intellettuale e politica degli Stati Uniti, a parlare per primi di persone “ereditariamente inadatte” e “inutili alla società” come “microbi”, “parassiti”, “bastardi” e “subumani”. Come, del resto, la superiorità eugenetica della “razza nordica”» (International Family News, 23.4.23).
il blog di Rino Cammilleri