Un amico mi ha inviato una notizia (del 2009) tratta dal sito Ilpuntoinformatico.it. Riguarda il rifiuto di brevetto, dall’apposito ufficio di Monaco di Baviera, di un chip ideato da un cittadino saudita. Si mette sotto la pelle e permette di rintracciare la persona a cui è stato impiantato. Non solo: se del caso, può anche scaricare una capsula di cianuro che uccide il portatore. L’inventore ha così giustificato la richiesta di brevetto: «La mia invenzione sarebbe perfetta per tracciare via satellite la posizione di criminali, terroristi, immigrati clandestini, opponenti politici e cittadini sauditi che non ritornano dai pellegrinaggi». Ma la vera domanda a questo punto è: perché il governo saudita è a caccia di quelli che non ritornano dai pellegrinaggi? E perché questi approfittano dei pellegrinaggi per non fare ritorno? Quanti sono quelli che partono per la Mecca ma poi si dileguano? Evidentemente, c’è qualcosa che non sappiamo sul regno di Riyad.