Curioso: Milano ha il record italiano delle piste ciclabili, e anche quello dei ciclisti morti. Si stava meglio quando si stava peggio?
CICLABILI
-65 i ciclisti morti in soli sei mesi quest’anno. I più sono maschi (90,5%), ¼ sono caduti da soli. Cioè, il traffico c’entra poco. Mancano i dati per i monopattini. In testa Milano, in testa a Milano le vie con più ciclabili. In fondo, tra i più convinti che siamo in troppi al mondo non ci sono gli ecologisti?
CICLABILI
Visto in tivù un servizio sulle ciclabili. La telecamera mostrava gli spazi per le bici occupate da auto e l’intervistatore sentiva i pedalatori, tutti indignati per l’«inciviltà » (letterale) del prossimo. Se avessero intervistato i pedoni avremmo sentito dei ciclisti che sfrecciano sui marciapiedi o, se in pista, in senso contrario. Sentendo gli automobilisti, la musica è: le piste (e i dehors-covid causa) hanno reso impossibile parcheggiare. Sentiamo ora gli ambulanzieri, che il restringimento della carreggiate ha messo in serie difficoltà . E, a proposito di pandemia, ho personalmente visto una pista tracciata su un marciapiede largo. Che ora è diventato strettissimo costringendo i pedoni ad assembrarsi. Ricordo quando un mio caporedattore, udendomi lamentare per le restrizioni al traffico urbano, mi bacchettò: «In centro si viene in bici o in motorino!». E io pensavo a mia suocera, obesa, cardiopatica, claudicante e bisognosa di essere spesso portata da specialisti. Come facevo a portarla sulla canna della bici? O in due sul motorino? Dissanguandomi in taxi? Il fatto è che Gesù è venuto, apposta, a indicarci qual è il maggior problema: l’egoismo. Cioè, a ognuno interessa solo il proprio interesse.
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Il ringraziamento oggi va a Edoardo Borgi.