Leggo un editoriale dell’Istituto Bruno Leoni in cui si elogia l’attribuzione del premio Nobel per l’Economia ad Angus Deaton. Il quale dice: «Quando le condizioni necessarie per lo sviluppo sono presenti, gli aiuti non sono necessari. Quando le condizioni locali sono ostili allo sviluppo, gli aiuti non sono utili e, qualora dovessero perpetuare tali condizioni, fanno danni». Commenta l’editoriale che, infatti, «in India e Cina vive il 48% dei poveri del mondo, ma quei paesi ricevono solo il 2,6% degli aiuti totali. Per altro verso, spesso gli aiuti finiscono per consolidare cattive politiche, o peggio regimi oppressivi. Nel 2010 essi valevano per il 10% del Pil dello Zimbabwe di Mugabe». E riporta il quesito di un lettore su uno dei blog di «Repubblica»: Deaton è di destra? Prima di farvi cascare la braccia, sappiate che per gli italiani ormai l’unico criterio per orientarsi è questo.