Il 28 novembre 2014 in Nigeria due kamikaze di Boko Haram si sono fatti esplodere nella Grande Moschea di Kano. 120 morti e 270 feriti. Un quindicina di guerriglieri hanno poi sparato su quelli che scappavano. Quattro sono stati acciuffati e linciati su due piedi. In quella moschea l’emiro Lamido Sanusi aveva condannato Boko Haram e, anzi, aveva esortato i fedeli a reagire in armi. Da qui la vendetta. Ho letto su Zenit.org il commento del Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ai microfoni di RadioVaticana: «Quanto più la situazione è drammatica, tanto più il dialogo s’impone» -ha rimarcato- «non ci sono alternative: solo il dialogo, il dialogo, il dialogo!». Giusto. Ma con chi?