Leggo su Zenit del 16 giugno 2012 una dichiarazione di don Flavio Peloso, direttore generale dell’Opera Don Orione in merito alla nota diffusa dalla Laiga (Libera Associazione Italiana dei Ginecologi per l’Applicazione della Legge 194) che ha denunciato il fatto che nel Lazio, il 91,3% dei ginecologi sono obiettori di coscienza e che in dodici ospedali pubblici su trentadue non si eseguono interruzioni volontarie di gravidanza (aborti, fuor di eufemismo). Tra le altre cose, don Peloso fa presente che «non risulta che i ginecologi siano una categoria ad alta “appartenenza confessionale” cattolica».