Alberto Torresani su «Studi cattolici» luglio-agosto 2014, p. 528: «Già a ottobre del 1914, Mussolini, direttore dell’Avanti!, il quotidiano socialista ostile all’intervento (…), pubblicò un articolo che suggeriva di uscire dal neutralismo favorevole agli imperi centrali per spostarsi a favore dell’Intesa, giudicata più liberale. Dovette dimettersi dalla direzione, ma già il mese successivo ebbe un suo giornale, chiaramente interventista, Il Popolo d’Italia, finanziato da industriali italiani, che intuivano grandi affari in vista, e dai servizi segreti francesi. Il resto lo fecero gli intellettuali delle riviste fiorentine, da Prezzolini a Soffici, da Marinetti a D’Annunzio. Questi, riparato in Francia per debiti prontamente ripianati, tornò in Italia e guidò il coro degli interventisti». Chissà chi glieli aveva ripianati, in Francia, i debiti.