Il 14 novembre 1921, nel pieno della persecuzione anticattolica (cui nel 1926 i cattolici avrebbero risposto con l’insurrezione armata), nella basilica della Madonna di Guadalupe a Città del Messico qualcuno piazzò una bomba in un vaso di fiori. L’esplosione procurò parecchi danni, pure all’altare dove stava il quadro miracoloso della «tilma». Ma la «Morenita» rimase miracolosamente indenne. L’attentato al cuore del cattolicesimo messicano era un chiaro segnale di un clima ormai incandescente. Infatti, venne acciuffato un certo Esponda e si scoprì che faceva parte dello staff presidenziale (presidente era il fanatico anticlericale Plutarco ElÃas Calles). Non fu nemmeno processato e le accuse vennero lasciate cadere. Cfr. “Cristiada. L’epopea dei cristeros in Messicoâ€, di Mario A. Iannaccone (Lindau), pp. 61-62).
il blog di Rino Cammilleri