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NAVALNY

«Come mai il capo dei servizi di intelligence ucraini dichiara ai giornalisti che Alexej Navalny non è stato ucciso, ma è morto per un trombo? Kyrylo Budanov ha risposto ai giornalisti dicendo: “Spiace deludervi, ma per quanto ne sappiamo, Navalny è effettivamente morto a causa di un coagulo di sangue.” (…) Inoltre, la madre di Navalny ha visto l’autopsia, ha parlato con i medici, ha ricevuto il corpo e non ha avuto niente da dire. Tra parentesi, sia la madre che l’avvocato lo avevano visitato il 12 e 15 febbraio e nessuno parlava di maltrattamenti di qualsiasi genere. Nel caso del giornalista americano a Karkov, Gonzalo Lira, arrestato due anni fa perché criticava il regime di Zelensky e fatto morire in prigione, la madre non ha visto nessuna autopsia, non ha visto il cadavere e ha dichiarato che le hanno impedito sempre di visitarlo e lo hanno fatto morire nel silenzio generale. (…) finora l’Italia ha stanziato circa 17-18 miliardi (cioè la nostra quota dei soldi stanziati dalla UE) per il regime di Kiev e con il nuovo Trattato ci impegniamo a farlo per i prossimi dieci anni» (P. Becchi, 26.2.24).

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“Caravaggio stesso ha osservato a fondo il comportamento della luce nella cappella, per fare in modo che la luce sul dipinto sia un’estensione della luce naturale che entra” (Aleteia.org, 30.6.22). Si tratta del capolavoro “Decollazione di san Giovanni Battista”, il solo firmato. Dunque, i grandi maestri dipingevano i loro quadri tenendo conto del luogo esatto in sarebbero stati posti. Oggi sono tutti in fila su una parete di museo.

-La galera di Navalny mi ricorda quella di Sofri, con troupe di intervistatori un giorno sì e uno no.

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