-«Non è un caso che il presidente Volodymyr Zelensky abbia varato nei giorni scorsi un decreto che inasprisce ulteriormente le pene ai media (dopo averne chiusi decine insieme a 12 partiti di opposizione) che diffondono una copertura positiva di tutto ciò che riguarda la Russia. Il decreto estende i poteri del Consiglio nazionale per trasmissioni televisive e radiofoniche, che diventerà un organismo unifico che si occuperà del controllo dei media. La legge prevede l’introduzione dei meccanismi per combattere “i servizi Internet ostili” e le procedure per formare le “liste nere”. Un sintomo forse di una crisi di consensi popolari determinata del resto dalla stessa propaganda governativa di Kiev: inutile infatti affermare che quasi tutti i missili e i droni russi vengono abbattuti se poi il risultato è che in gran parte delle regioni manca l’energia elettrica» (G. Gaiani, Lnbq, 4.1.23).
ps.: «rapporto quotidiano dell’intelligence britannico (più orientato a influenzare l’opinione pubblica che a fornire report attendibili)».
-I bolsonaristi? Caduti nella trappola di Lula. Come Trump.