a-Generalmente non guardo le fiction tratte dai libri del mio quasi omonimo e forse parente Camilleri. Mi annoio. L’altra sera mi sono detto: ma sì, guardiamone almeno uno, quello tratto da «La stagione della caccia». Dopo due ore di visione e spot pubblicitari, l’ultimissima parte, quella in cui si doveva rivelare chi era l’assassino, salta. E spunta Bruno Vespa. Ricerco, aspetto, guardo un pezzo del solito, logoro, dibattito sui vaccini. Niente. Boh. E’ come se uno ti passasse un giallo, te lo leggi tutto e, arrivato alla fine, scopri che quello ha strappato via l’ultima pagina. Scherzi da prete.

b-1.12.21, Tg1 delle 13,30. Dopo il mezzo giornale vaccino&politica, ecco un ampio servizio su Zaki. Con inviato. La tentazione era di cronometrare il tempo dedicato, onde dedurne l’interesse per gli italiani. Alla manifestazione pro-Zaki a Roma c’erano 10-15 persone, non di più. Due o tre interviste ai partecipanti. La domanda è: ma Zaki interessa agli spettatori o alla direzione del Tg? E, se sì, perché? Magari gli italiani erano più interessati all’incidente ferroviario con feriti in quel di Brescia. In onda dopo e con minor enfasi.

c-Morale: pago per non vedere quel che mi interessa e vedere quel che non mi interessa.

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