«…il caso del consigliere presidenziale ucraino, Oleksiy Arestovych, che ha presentato le proprie dimissioni per aver detto, in un’intervista su Youtube con l’oppositore russo Mark Feigin, che il missile russo era caduto sul condominio perché intercettato dalla contraerea ucraina» (Zuppadiporro, 17.1.23).
«Un militare ucraino della 46a brigata Aeromobile che combatte nel settore di Soledar anonimamente aveva riferito nei giorni scorsi alla CNN che la situazione nella città orientale ucraina è “critica” e il bilancio delle vittime è ora così alto che “nessuno conta i morti. Tutti capiscono che la città sarà abbandonata. Voglio solo capire qual è il motivo per continuare a combattere casa per casa. Perché morire, se la lasceremo comunque oggi o domani?”. Nei giorni scorsi erano circolate voci circa le reiterate pressioni dei vertici militari ucraini (…) per indurre Zelensky ad autorizzare il ritiro da Soledar e Bakhmut. Sforzi vani che ricordano, corsi e ricorsi storici, quelli attuati dai generali tedeschi per indurre Adolf Hitler ad autorizzare il ritiro delle truppe da diversi settori del fronte orientale su posizioni meglio difendibili (…). L’impatto di queste battaglie (…) rischia di essere pesante per le truppe ucraine, già provate da perdite altissime e dalle difficoltà logistiche nel mantenere in servizio così tanti equipaggiamenti di tipo, modello e origine diversa» (G. Gaiani, Lnbq, 14.1.23).