L’islamista Valentina Colombo (moglie di Magdi Cristiano Allam) ha riferito su Zenit.org della manifestazione pacifica che il 26 ottobre 2013 si è svolta in Arabia Saudita, dove «dal 1924 l’interpretazione wahhabita dell’islam va di pari passo con la dinastia degli Al Sa’ud, facendo sì che la costituzione del Regno Saudita sia rappresentata dal Corano stesso. (…) In Arabia Saudita vige il diritto penale islamico con esecuzioni che vengono regolarmente portate a compimento, uomini e donne non possono incontrarsi in luoghi pubblici a meno che non si tratti di coniugi o parenti, le donne non possono abbandonare il paese se non previo consenso del proprio guardiano, ovverosia di un maschio adulto della famiglia, e, per venire al nostro argomento, non possono guidare (…). Il tutto ha avuto inizio nel 1990 con una fatwa dell’allora Gran Mufti d’Arabia Saudita, ‘Abd al-Aziz bin Baz». Il 26, appunto, molte donne saudite si sono fatte fotografare dietro il volante di un’auto, sapendo bene che la pena per la donna che guida è di dieci frustate.