Ringrazio gli amici di RassegnaStampa.it per avermi segnalato un articolo che mi era sfuggito. Sul settimanale «Tempi» del 21 aprile 2009 «l’italo-americano di origine abruzzese Robert Triozzi, ex comandante dei vigili del fuoco dell’Onu, oggi comandante del Programma di sviluppo dei vigili del fuoco (Frdp, l’ong che opera sotto l’egida dell’Onu raccogliendo i professionisti di 12 paesi)», ha così dichiarato: «Nessuna nazione al mondo è in grado di attivare una macchina come quella dei soccorsi messa in moto in Abruzzo. Nessuna». Per esempio: «L’uragano Katrina negli Usa da questo punto vista è stato una sciagura nella sciagura: mancava il coordinamento di un corpo nazionale come il vostro ed era completamente assente il supporto logistico per sfollati e soccorritori. In Italia questo è stato possibile nel giro di poche ore». Cos’ha di speciale l’Italia? «Innanzitutto perché in Italia la protezione civile dipende direttamente dal presidente del Consiglio dei ministri: ergo, non esistono burocrazia e ritardi. (…) L’Italia ha inoltre un’esperienza vasta in fatto di emergenze, terremoti, frane, vulcani». L’intervistatore, che si firma CG,  sottolinea che «il cellulare di Triozzi nelle ultime ore ha raccolto centinaia di sms da 16 paesi, colleghi che dicono: “Se fosse accaduto qui saremmo ancora in mezzo a una strada”». E il super-esperto internazionale continua: «Parliamo di perfezione dei fabbricati giapponesi dimenticando che a Kobe, nel 1995, uno dei primi edifici a crollare fu la centrale dei vigili del fuoco. E che una denuncia sui difetti di costruzione delle Torri Gemelle fu depositata nel 1968 dal comandante dei pompieri di New York». Ma donde la sua foga? Ecco il titolo del pezzo: «Santoro sbaglia, nessun paese sa domare il caos come l’Italia».