-«…dal 1 settembre di quest’anno entrerà in vigore la nuova politica degli investimenti, che sarà gestita dall’apposito Comitato per gli investimenti adesso presieduto dal cardinale americano (Camerlengo) Kevin Farrell e di cui fanno parte 4 laici (…). Nell’allegato pubblicato oggi sono elencati anche gli investimenti “che non sono esclusi ma che devono essere generalmente evitati”: e cioè “investimenti speculativi in materie prime; investimenti speculativi nell’industria petrolifera e mineraria; investimenti nell’industria dell’energia nucleare; investimenti in società di produzione di bevande alcoliche”. (…) avverranno tramite un unico canale bancario canale, quello dello IOR (…). Soprattutto gli investimenti dovranno essere coerenti con la Dottrina della Chiesa» (M.A.Calabrò, Formiche.net. 19.7.22). Petrolifera e mineraria? Nucleare? Incoerenti? Boh.
-«Ma, a proposito, ora che mi viene in mente, della Francia con un debito pubblico di quasi 3.000 mld, perché non parla nessuno? (L. Gasbarro, blog di N. Porro, 25.7.22). L’Italia, per un paragone, va per i 2800.
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grazie a Andrea Marghinotti