Capitano dell’artiglieria piemontese, decorato nella terza guerra d’indipendenza, veterano di Custoza, fu sfidato a duello da un collega perché cattolico (e perché si era rifiutato di partecipare alla breccia di Porta Pia). 

Vietandogli la coscienza la sfida, si dimise e si fece sacerdote negli Oblati, creati dal ven. Pio Bruno Lanteri in funzione antinapoleonica.

Mandato in Sardegna, fondò (lui, maschio e appartenente a una congregazione) il primo istituto di suore sarde, le Figlie di San Giuseppe, che ancora portano la sua sciabola nello stemma. 

Spedito a Pisa nel quartiere degli anarchici, fu fatto segno di attentati, ma riuscì a convertire un intero quartiere e a diventare il braccio destro di protagonisti della rinascita cattolica a cavallo dei due secoli, come il card. Maffi e l’economista ven. Giuseppe Toniolo. Una vita avventurosa ma vera.