Raccolta degli articoli che l’autore scrive per la rivista di apologetica popolare «Il Timone». Varia, di tutto e di più. Ma sempre con taglio, appunto, kattolico. La kappa mima quegli anni «formidabili» in cui Cossiga era scritto Kossiga, con le esse a zigzag, come le SS naziste. Poichè l’autore è un ex sessantottino così imbecille da essersi «pentito» quasi subito (sennò, a quest’ora era come minimo direttore della Rai), gli è rimasto il vizio di vedere le cose da laico, come tutti i convertiti, insomma, che diventano più realisti del re. In realtà, è che loro nel deserto ci sono già stati, e sanno bene che non c’è niente, solo cactus spinosi e sete. E si stupiscono dei cattolici, che non sanno di vivere in un’oasi lussureggiante. Al di fuori del cattolicesimo non c’è niente, date retta: solo disperazione esistenziale ammantata di snobberia. Impariamo a guardare tutto, anche le cose minime, con gli occhi della fede. Così cerca di fare questo libro, che legge i fatti di ogni giorno con gli occhiali cattolici. L’autore si è accorto di essere anche un buon creatore di slogan, visto che quella kappa è stata ripresa in tanti siti web. Visto che c’è, rivendica anche l’ideazione, tanti anni fa, delle locuzioni «sindrome di Peter Pan» e «mostri della ragione», diventati di uso comune.