Nei giorni del conflitto in Iraq abbiamo visto tutti il visetto diJessica Lynch, la soldatessa americana salvata in extremis dalle manidei nemici. Ricordate? Catturata, aveva mosso a compassione un medicoirakeno che, vedendola selvaggiamente picchiata, era andato a rivelareagli americani dove la tenevano prigioniera.
Questaragazza virginiana si era arruolata per poter pagarsi gli studi ondediventare maestra. Sì, avete letto bene. Quel che per noi europei è un«diritto» fra i più gratuiti e a portata di mano, per gli americani èambìto traguardo da sudarsi anche rischiando la vita. Non intendolanciarmi in paragoni moralistici sui diversi «sistemi», welfare qui eliberalismo assoluto là, ma solo riflettere su quei nostri studentigrassi e viziati che, anche in una scuola ritenuta “facile” come lemagistrali, devono farsi pregare e promettere doni affinchè si degninodi aspirare alla promozione.
Quando Jessica Lynch avràfinalmente raggranellato la somma necessaria a pagarsi la retta, siamosicuri che passerà i pomeriggi e anche le notti sui libri. Senzabisogno che i genitori la supplichino.