Antonio Gaspari ha intervistato per l’agenzia Zenit.org dell’8 luglio 2008 l’ingegnere Antoni Zieba, Segretario del World Prayer for Life e Vicepresidente della Polish Federation of Pro Life Movements.
Zieba, tra le altre cose, ha spiegato perché in Polonia nessuno considera l’aborto una «conquista civile» né un passo avanti sulla via del progresso e dell’emancipazione della donna, tanto che «varie organizzazioni come le Nazioni Unite o l’Unione Europea stanno facendo pressioni sulla Polonia perchè cambi la propria legge sull’aborto.
Queste pressioni stanno suscitando obiezioni e disappunto da parte della popolazione, che nelle classi più anziane, ricorda come la prima legge a favore dell’aborto fu imposta dai nazisti nel 1943, e la seconda legge sull’aborto fu promulgata dalla dittatura comunista il 27 aprile 1956».
Insomma, quel che per le élites mondialiste è progresso, libertà ed emancipazione, per i polacchi è solo un brutto ricordo totalitario e razzista.