A Zurigo c’è la famosa «clinica della dolce morte», come tutti sanno, e vi si pratica a pagamento l’eutanasia. Lì, «terminato» il soggetto, lo si crema. Quel che resta, se alla famiglia non interessa, pare finisca nel lago («Il Giornale», 26 ottobre 2008). Ceneri, di solito, ma anche ossa bruciacchiate. La cosa è trapelata e ha destato un certo scalpore. Ma la legge è legge. Tutt’al più si può procedere contro privati per «inquinamento del lago». Torna in mente il titolo di quel libro, La Svizzera lava più bianco, di Jean Ziegler, uscito qualche anno fa per Mondadori (anche se parlava di riciclaggio di denaro).