Il popolo italiano, Dio lo benedica, è dal 1948 che vota non per qualcuno ma contro qualcun altro: i comunisti. I quali, a ben pensarci, sono sfortunati: ogni volta che sono a un pelo dal potere, ecco spuntare qualcosa che glielo soffia. Così, ogni volta tocca loro ricominciare pazientemente a costruire nuove strategie per l’ennesima, estenuante scalata. Da qui il loro odio mortale per personaggi come Craxi e Berlusconi. Personalmente non sono un nostalgico di Craxi, al quale dobbiamo, tra le altre cose, la ridicola rinuncia dell’Italia al nucleare e l’incidente di Sigonella (di cui c’è poco da vantarsi). Nonché il favore verso l’extraparlamentarismo di sinistra allo scopo di mettere in difficoltà il Pci. Tuttavia, non gli si può negare il merito di aver fregato i comunisti per un bel pezzo. Per chi lo apprezza, ecco un libro fresco fresco: Le ceneri di Craxi, di Edoardo Crisafulli (Rubbettino), seicento fitte pagine di una storia che è anche la nostra. Buona lettura.