Sull’ultimo numero (giugno 2009) del «Timone» (rivista solo in abbonamento; fatevene mandare copia gratis: info@iltimone.org) Matteo Salvatti ricorda l’incredibile scala della chiesa di Our Lady of Loretto a Santa Fè nel New Mexico. Costruita nel 1873, è visitata da almeno 250mila persone all’anno. E’ di legno, a chiocciola, ma non si sa chi l’abbia fatta e come: non ci sono chiodi e il legno, dicono gli esperti, è di natura sconosciuta. Salita da centinaia di persone ogni giorno dal 1873, non ha alcun segno di usura e chi ci sale avverte una piacevole sensazione di leggerezza. Trentatré gradini con balaustra, è priva di pilone centrale e si regge tutta -cosa fisicamente impossibile- solo sul primo gradino. Quando le suore fecero fare la cappella in stile neogotico l’architetto Mouly semplicemente dimenticò l’accesso al coro. Era già morto quando se ne accorsero. Tutti gli ingegneri consultati dissero che non c’era nulla da fare: non c’era spazio per scale, occorreva abbattere e rifare. Le suore, che avevano esaurito il denaro, ricorsero a s. Giuseppe, cui la cappella era dedicata. Una novena continua, giorno e notte, al patrono dei carpentieri. Il nono giorno bussò alla porta uno sconosciuto che si disse in grado di eseguire l’opera. Lavorò tre mesi. Poi sparì, senza chiedere compenso. Le suore lo cercarono dappertutto ma nessuno lo aveva visto né ne aveva sentito parlare. Rimase il mistero. Che divenne miracolo quando gli esperti poterono esaminare la scala. Se andate in vacanza negli Usa, è sempre lì.
il blog di Rino Cammilleri
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