Leggo sul «Giornale» del 29 ottobre 2009 della maratona elettorale (primarie) del Pd in Puglia. Tra quelli che, a Bari, hanno versato i due euro obbligatori per poter votare, sei cittadini cinesi. I quali, non sapendo leggere l’italiano, hanno avuto bisogno che un sindacalista indicasse loro il nome su cui fare la croce. Ma il bello viene adesso: Emilio Tafano, segretario del circolo «Murat e Bari vecchia», nell’aprire il seggio alle otto del mattino si è trovato dietro la porta «una piccola folla di suore» che erano lì per votare. Da qui l’angoscioso dilemma: per chi avranno votato? Bersani, Franceschini o Marino? Essendo, com’è noto, tutti e tre costoro in perfetta sintonia con il Papa sui «valori non negoziabili», la scelta deve essere stata ardua.