Ho letto sull’agenzia Zenit.org (12 ottobre 2009) alcuni stralci di quanto ha detto il 10 ottobre, nel corso del Sinodo sull’Africa, l’invitato speciale Rodolphe Adada, già rappresentante speciale congiunto del Segretario generale delle Nazioni Unite e del Presidente della Commissione dell’Unione africana nel Darfur. Del suo lungo intervento sulla complessa situazione sudanese mi ha colpito in particolare un passaggio. In Sudan, com’è noto, nel Nord vige la sharìa e il Sud è cristiano o animista. Ma bisogna considerare anche il peso delle lotte inter-tribali: «A gennaio – ha raccontato Adada – in occasione della festa per la pace, sono scoppiate grandi violenze tra gruppi tribali che hanno provocato decine di morti». Per quale motivo? «Non erano riusciti a mettersi d’accordo su quale gruppo dovesse ballare per la pace nei festeggiamenti». Mah.