Il giornalista Antonio Gaspari (Zenit, 14 ottobre 2009), a margine della consueta Fiera del Libro di Francoforte, rileva che, a differenza degli altri, gli editori cattolici registrano un notevole incremento di vendite. L’editoria “laica” piange la crisi, mentre quella cattolica è in costante crescita dal 2000. Eppure, non la trovate mai nelle classifiche, né, figurarsi, nei premi più prestigiosi (Strega, etc.). E’ appena il caso di sottolineare che le stesse classifiche, di per sé, influenzano le vendite, così come i premi. La domanda di libri religiosi registra un incremento di quasi il 14%, tanto che, sia pur vergognandosene, gli editori cosiddetti laici stanno cominciando a lisciare il pelo a qualche autore dell’altra sponda. Pecunia non olet.