Da “Chiesa e Stato in Italia” di Arturo Carlo Jemolo: “E’ esatto dire che i cattolici furono veramente assillati dalle punture di spillo, feriti nei loro sentimenti. Non solo sono questi gli anni dei violenti attacchi materialistici, che irridono a ogni manifestazione della religiosità, che nei Santi non scorgono che infermi di mente, nei miracoli grossolane soperchierie, che nulla rispettano di ciò che è sano alle coscienze credenti; ma i cattolici italiani sono veramente torturati dagli avversari con il sillogismo: “Se siete cattolici obbedite al papa; se obbedite al papa, desiderate il disfacimento dell’unità italiana, siete nemici della Patria”; è un grossolano sillogismo, che non vuol ammettere ‘distinguo’; che dopo il 1866, in cui per l’ultima volta larghe masse hanno desiderato la sconfitta del tricolore, è ingiusto anche rispetto ai cattolici di più stretta ortodossia politica, ma con cui saranno tormentati i cattolici fino a verso il 1912”. In realtà, anche fino a tutta la Grande Guerra (v. il mio “Il dottor Carità”, Piemme). Ancora Jemolo: “La Massoneria (che in Italia come in tutti i paesi latini ha carattere anticlericale) è forte: essa porta alla cattedra universitaria e a posti elevati molte nullità”.