Nella “Filosofia della pratica” di Benedetto Croce un intero paragrafo si intitola: “Giustificazione della repressione pratica dell’’errore’”. “La Santa Inquisizione è veramente santa e vive perciò nella sua eterna idea: quella che è morta era soltanto una contingente incarnazione storica. E anche questa contingente incarnazione dovette essere, per un certo tempo, giustificata e benefica, se popoli interi la invocarono e difesero, se uomini di altissimo animo la fondarono e severamente e imparzialmente la ressero, e gli stessi avversari l’applicarono per uso loro”. (cit. in Romano Amerio, “Zibaldone”, Lindau, n. 487).