Apprendo che l’aborto libero sta impensierendo la Russia, la cui popolazione diminuisce a vista d’occhio. Nel 1920 fu la Russia bolscevica la prima nazione al mondo a legalizzare l’aborto. Paradossalmente, toccò a Stalin vietarlo (c’era bisogno di «figli per la Patria») nel 1936. E occorse attendere la sua morte per reintrodurlo, nel 1955. Nel 1964 ci fu il picco: 5,6 milioni di aborti. Oggi il governo cerca di correre ai ripari, anche perché le curve demografiche, così artificialmente intaccate, stano “femminilizzando” la Russia. All’inizio del 2011 la Chiesa ortodossa ha presentato una sua proposta al governo. Staremo a vedere. Certo, in un Paese in cui l’alcolismo registra livelli patologici non è facile raccomandare profilattici e contraccezioni varie…