I musulmani nulla seppero delle Crociate, né di Saladino, finché gli europei, con le loro scuole coloniali, non li informarono. Così, i loro nazionalisti e i loro fondamentalisti hanno imparato la versione “imperialista” un auge tra gli intellettuali europei, eredi di Voltaire e dei romanzi di Walter Scott. Era quest’ultimo a descrivere il Saladino come un uomo d’onore, i crociati come rozzi e barbari, la civiltà islamica come raffinata e colta. Romanticherie da secolo romantico. Nel secolo successivo, il marxismo rincarò la dose (assalto al pacifico Oriente da parte delle eccedenze di manovalanza europea) e il risultato è che oggi sia i cristiani e che i musulmani hanno la stessa visione delle Crociate. E pazienza se Saladino, essendo curdo, apparteneva a un’etnia che sia arabi che turchi detestano. Consiglio la lettura di uno dei più bei libri sulle Crociate: Thomas F. Madden, Le Crociate. Una nuova storia (Lindau).