Nell’ottobre 1859, John Brown e diciannove seguaci sequestrarono l’arsenale federale di Harpers Ferry, in Virginia, allo scopo di armare gli schiavi negri e indurli all’insurrezione. Circondati dai cittadini, dalla Guardia Nazionale e dai soldati federali, risposero al fuoco. Dieci furono uccisi. John Brown e altri sei impiccati. Durante la successiva Guerra di Secessione nacque la famosa canzone nordista John Brown’s Body. Eppure, il famoso scrittore Nathaniel Hawthorne (autore della celebre Lettera scarlatta) ebbe a dire che «mai nessuno fu impiccato più giustamente». Quattro anni prima, John Brown, «che era quasi certamente pazzo», aveva compiuto un efferato massacro a Potatawomie Creek in Kansas. Brown, «che si credeva investito di una missione divina: distruggere la schiavitù», con i suoi uomini attaccò cinque famiglie. Nessuna di esse possedeva schiavi ma era legata politicamente alla fazione secondo Brown «sbagliata». I capi famiglia furono trascinati fuori di casa e trucidati sotto gli occhi atterriti dei familiari. Cfr. Thomas E. Woods Jr., Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d’America (D’Ettoris Editori), pp. 104-105.