E’ uscito da poco un thriller-noir americano intitolato “L’inquisitore” (Mondadori). In effetti, l’editore con un semplice clic avrebbe potuto preventivamente assicurarsi sull’originalità del titolo, visto che la Piemme (con la quale io ho pubblicato molti anni fa un giallo medievale con lo stesso titolo) è per giunta una sua controllata. Il mio romanzo è ancora in catalogo, tra l’altro, e, riedito da San Paolo, è stato tradotto in sei lingue. Tanto dico per chiarire con i miei lettori. E’ vero, l’americano parla di tutt’altro rispetto al mio, ma un po’ di fantasia ai titolatori non farebbe male…