Nel 1866, terminata la Guerra di Secessione, il presidente Johnson, succeduto a Lincoln, così ebbe a dire in un’intervista riferendosi agli sconfitti: «Bisogna permettere a un popolo di commemorare chi ha sofferto così tanto, e sarebbero indegni di essere chiamati uomini se non tributassero onori agli ufficiali coraggiosi che hanno sofferto con loro e non onorassero la memoria dei prodi che sono morti e che riposano nelle centinaia di campi di battagli attonro alle loro case» (T.E.Woods jr., «Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d’America», D’Ettoris Editori, pp. 129-130). Andatelo a dire ai Piemontesi per quanto riguarda gli italiani del Sud sconfitti negli stessi anni.