«Ehi, ma che minkia mi state facendo!». Non ha detto proprio così, sul tavolo operatorio, ma questo è suppergiù il senso (o, almeno, quel che avrei detto io). Carina Kim, vent’anni, lo scorso ottobre era rimasta vittima di un pauroso incidente stradale e all’ospedale di Aarhus, Danimarca, si accingevano a espiantarle gli organi, dopo avere avvisato i genitori che non c’era più niente da fare. Invece, proprio all’ultimo momento, quella si è svegliata e ha fatto ciao. Ora non solo cammina ma è addirittura tornata a montare il suo cavallo preferito. Il padre ha, naturalmente, denunciato i medici. «Quei banditi in camice bianco hanno rinunciato troppo in fretta perché volevano un donatore!» (di organi, ndr), ha tuonato (cfr. «Il Giornale» del 22 ottobre 2012). Carina, questa, vero?