Un libro (“Frati martiri. Una storia francescana nel racconto del terzo compagno”, di Jarek Wysoczanski e Alberto Friso, Edizioni Messaggero Padova) narra la storia di due missionari polacchi, fra Miguel Tomaszek e fra Zbigniew Strzałkowski, frati conventuali polacchi di 31 e 33 anni, uccisi a Pariacoto, sulle Ande peruviane. Il 9 agosto 1991, i guerriglieri maoisti di Sendero Luminoso li sequestrarono, condannandoli a morte perché accusati di «addormentare la coscienza rivoluzionaria del popolo con l’attività caritativa e solidale». E così, lasciatosi alle spalle il comunismo polacco, i due erano andati a morire per mano di quello peruviano. Singolare la motivazione della sentenza, almeno per la sua sincerità: davano al popolo pane (cioè, «oppio», per i marxisti) anziché dargli un mitra.