Su «Prolifenews» del 4 aprile 2013 il bioeticista Mario Palmaro ha recuperato una vecchia risposta di Giovanni Guareschi sul «Candido» a un lettore che, nel 1952, faceva presente come il «Corriere della Sera» lamentasse, già allora, la sovrappopolazione: «Quando noi pensiamo che il mare, l’immenso e sconfinato mare, prima che un uomo pensasse a dar la caccia ai pesci, è rimasto per esempio alcuni miliardi di anni (centinaia di miliardi, miliardi di miliardi, chi lo sa?) in completo e incontrollato potere dei pesci, e quando pensiamo che, pur essendo dotati d’una prolificità eccezionale, i pesci non sono mai riusciti a sovrappopolare il mare, ci vien da sorridere davanti alle preoccupazioni del Corriere della Sera e di chi la pensa come quelli del Corriere della Sera. Il problema della superpopolazione non esiste: regole inflessibili, matematiche, esistono, invece, sulle quali si basa il funzionamento di tutte le cose dell’universo. Il Padreterno, prima di creare l’universo, non ha aspettato di leggere il Corriere della Sera. Aveva già delle idee sue».