“La sua ‘teologia’ è farneticante, la sua abituale frequentazione dei ricchi e dei colti lo induce a farsi annunciatore di una Chiesa povera e semplice. La sua affinità elettiva con chi ha il potere dei mezzi di comunicazione (televisione, Corriere della sera, etc.) gli dà una risonanza e un’amplificazione del tutto sproporzionata e ingiusta†(card. Giacomo Biffi su padre Turoldo, in Lettere a una carmelitana scalza, Itaca, 2017).
il blog di Rino Cammilleri
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