«I bottoni, applicati in abbondanza su giacca e gilet maschili, nel XVIII secolo erano gli accessori che maggiormente attiravano l’attenzione: potevano essere rivestititi in stoffa e dipinti, in madreperla e osso, in fine porcellana, addirittura ornati di diamanti e pietre preziose, costituendo dei veri e propri gioielli dal ricercato design. Questi elementi erano così presi in considerazione che gli aristocratici, durante le loro amichevoli conversazioni, usavano toccarli per osservarli meglio; tale uso produceva sovente l’ “incidente”, ovvero i bottoni, la cui cucitura era magari allentata, rimanevano fra le mani dell’interlocutore. Fu così che da questi fatti si prese ad utilizzare, nel gergo linguistico, l’espressione «attaccare bottone» quando la conversazione si dilunga e che ancora oggi usiamo» (G. Mola di Nomaglio, EuropaCristiana.com, 7.11.21).

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