Il ministro degli esteri ungherese, Peter Szijjarto: «Quando un politico patriottico o una famiglia politica che mette al primo posto gli interessi nazionali e si oppone alla corrente liberal di Bruxelles vince le elezioni o almeno ha la possibilità di partecipare alle elezioni, Bruxelles inizia immediatamente a esercitare pressioni, attacchi ed etichette (…); quando la guerra non è in Europa, l’Unione Europea, guardando dall’alto con superiorità morale, invita le parti alla pace, sostiene i negoziati e la fine immediata della violenza, ma quando c’è una guerra in Europa, l’Unione Europea fomenta il conflitto, fornisce armi e chiunque parli di pace viene immediatamente stigmatizzato (G. Gaiani, 5.10.23).
Grazie a: patrizia rizza-davide antonio carubelli
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