Dazi: forse non ha tutti i torti Trump, data “la follia regolatoria e burocratica bruxellese. Si va dalla complicazione del calcolo del singolo dazio alla mancanza di trasparenza e uniformità delle procedure doganali; dalle classificazioni ed etichettature alle regolamentazioni (sanitarie e fito-sanitarie, su pesticidi e biotecnologie, sui gas fluorurati ad effetto serra, sul packaging e la plastica, sulla sostenibilità ambientale dei prodotti, sui servizi digitali e audiovisivi, e così via); dalle barriere agli investimenti esteri ai sussidi statali (…), il Digital Services Act e la tassazione sui servizi digitali, il CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), la tassa sulle emissioni di Co2 incorporate nei prodotti importati, (…) e ultimo nato l’Artificial Intelligence Act” (F. Punzi, 14.7.25).
il blog di Rino Cammilleri
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