Antidoti

FRATELLI&SORELLE

Per non offendere le donne, a messa il prete deve dire ogni volta “fratelli e sorelle”. Solo che così si offendono nipoti, zii, cognati, nonni, suoceri, badanti, babysitter, dogs, cats e redfishes. Mah. Altra cosa: non ho mai capito come si faccia a scambiarsi il “dono” della pace, visto che il “segno” è stato abolito dal covid. Boh. Infine: che cosa antipatica è la coda per la comunione, con le signore anziane che si ostinano a non fare il giro esterno ai banchi per tornare al proprio posto ma costringano quelli in fila a finire l’uno sull’altro per lasciarle passare. Eh, Paolo VI, il papa “amletico”…

grazie a: nicola manetti

MACRON

Trump su Macron: “È una brava persona, mi piace, fa il gioco di squadra, ma la buona notizia è che quello che dice non conta”. L’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Mike Huckabee: “La ‘dichiarazione’ unilaterale di Macron di uno Stato ‘palestinese’ non specificava dove sarebbe stato. Ora posso rivelare in esclusiva che la Francia offrirà la Costa Azzurra e che la nuova nazione si chiamerà ‘Franc-en-Stine’”. Pronunciato in inglese suona: frankenstain.

POVERY

Sull’antingresso della chiesa dove passo per il quotidiano saluto a Dio c’era il consueto elenco di necessità Caritas, tra cui: una camera da letto completa (nuova, s’intende), una pentola a pressione, pattini rollerblade n. 36-38. Ho constatato la mia vecchiezza: ai miei tempi i poveri chiedevano altro…

DEB

Al tradizionale Ballo delle Debuttanti coi Cadetti dell’Accademia Militare in alta uniforme non si era tenuto conto che adesso ci sono anche le Cadette. Si è risolto così: le Cadette pure loro in alta uniforme ma con gonna lunga (senza bande laterali rosse, chissà perché). E con chi danzano? Coi Cadetti. In effetti, Debuttanti maschi sarebbero stati imbarazzanti…

PERNONDIMENTICARE

Vediamo di non dimenticare “il prof. Giuseppe De Donno, al cui suicidio non credono in molti, e Stefano Puzzer, il leader dei portuali di Trieste dispersi sotto le telecamere nazionali con cannoni ad acqua, (…) allontanato con DASPO da Roma,  (…) i lauti finanziamenti ai media per diffondere le notizie istituzionali previsti da una legge del governo Conte, che a questo scopo stanziò 50 milioni, rinforzata da una legge Draghi, che ve ne aggiunse altri 20” (A. Nucci. 18.8.25).

RIMINI

“Meeting di Rimini, il Sanremo della politica, dove tutti applaudono senza sapere bene cosa. Draghi, insieme a Meloni, tra i più osannati. Ma l’applausometro riminese vale quanto i titoli di giornale del giorno dopo: effimeri. Andreotti ne era l’idolo e il grande sostenitore, ma nell’anno della sua scomparsa non una messa né una targa. Non a caso quella fiera del potere travestito da fede viene definita “comunione e fatturazione” (L. Bisignani, 31.8.25). Ma in principio non fu così…