Antidoti

MERCEDARI 2

Padre mercedario «fu Gabriel Tellez (1586-1648), universalmente conosciuto come Tirso de Molina, che scrisse oltre cento commedie tra cui “El burlador de Sevilla y convidado de piedra”, che creò la figura di Don Giovanni castigato per le sue malefatte» (M. B. Graziosi, “Mercanti di anime. La gloriosa storia dei Mercedari”, Fede&Cultura, p. 69).

MERCEDARI

«Nel 1577 in Algeri i liberati (dai Mercedari, ndr) furono 106, tra i quali figura Rodrigo de Cervantes, fratello minore del celebre autore del “Don Chisciotte”. Miguel non aveva potuto essere redento per l’alto prezzo chiesto dai suoi rapitori. Uno dei padri redentori, Giorgio di Olivar, restò in pegno prigioniero per un anno, fece amicizia con Miguel de Cervantes e con lui tentò una fuga che non riuscì» (M. B. Graziosi, “Mercanti di anime. La gloriosa storia dei Mercedari”, Fede&Cultura, pp. 67-68). Dopo altri cinque anni, Cervantes fu riscattato dai Trinitari.

NAVALNY

«Come mai il capo dei servizi di intelligence ucraini dichiara ai giornalisti che Alexej Navalny non è stato ucciso, ma è morto per un trombo? Kyrylo Budanov ha risposto ai giornalisti dicendo: “Spiace deludervi, ma per quanto ne sappiamo, Navalny è effettivamente morto a causa di un coagulo di sangue.” (…) Inoltre, la madre di Navalny ha visto l’autopsia, ha parlato con i medici, ha ricevuto il corpo e non ha avuto niente da dire. Tra parentesi, sia la madre che l’avvocato lo avevano visitato il 12 e 15 febbraio e nessuno parlava di maltrattamenti di qualsiasi genere. Nel caso del giornalista americano a Karkov, Gonzalo Lira, arrestato due anni fa perché criticava il regime di Zelensky e fatto morire in prigione, la madre non ha visto nessuna autopsia, non ha visto il cadavere e ha dichiarato che le hanno impedito sempre di visitarlo e lo hanno fatto morire nel silenzio generale. (…) finora l’Italia ha stanziato circa 17-18 miliardi (cioè la nostra quota dei soldi stanziati dalla UE) per il regime di Kiev e con il nuovo Trattato ci impegniamo a farlo per i prossimi dieci anni» (P. Becchi, 26.2.24).

SBATTEZZO

Belgio, «la battaglia ideologica per lo “sbattezzo”, condotta da anni anche in Italia da varie associazioni atee. Una battaglia, a dire il vero, ben poco laica: se il battesimo li ha lasciati liberi di diventare atei che paura ne hanno? A meno che non temano davvero che il sacramento abbia lasciato qualche effetto nella loro anima, dimostrando così di crederci più di molti cristiani» (S. Chiappalone, 23.1.24).