L’Ufficio Stampa dell’editrice Tabula Fati mi ha girato una lettera di richiesta di libri omaggio per biblioteca scolastica. La riproduco perché è un classico e diffusissimo esempio di linguaggio scolastico post-sessantottino. Impazza nella scuola di stato ed è di chiara derivazione sociologizzante gauchiste. Lo si pone specialmente come prefazione ai «progetti» della c.d. «sperimentazione» ed è mutuato da quello che usano i c.d. esperti in docimologia (l’arte di sostituire i voti numerici con giri di parole). Il ministero competente è letteralmente sommerso da tonnellate di carta di tal genere. Prima di riportare la lettera, riferisco il disarmante commento dell’addetto stampa: «Ma non potevano dire solo che avevano bisogno di libri omaggio per la biblioteca?». Ecco qua: «Spett.le Casa editrice. La nostra Istituzione scolastica, nell’ambito dei processi inerenti l’innovazione delle strategie didattiche e metodologiche, ha in animo di realizzare un percorso di promozione della lettura e dell’espressività comunicativa a sostegno della didattica e dell’implementazione delle attività della biblioteca scolastica. Il progetto in questione costituisce un’occasione significativa per favorire, potenziandoli, i processi di alfabetizzazione primaria e di acculturazione delle nuove generazioni, di sostegno formativo agli adulti (la nostra Istituzione è sede di Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti nonché Ente Formatore accreditato presso la Regione xxx), di sviluppo delle potenzialità dell’ambiente locale attraverso l’interazione della scuola con associazioni, enti, istituzioni culturali, fondazioni, mondo dell’imprenditoria, impegnati a vario titolo per la diffusione degli alfabeti culturali tra i giovani di tutte le età e non solo. Per questo, riteniamo sia indispensabile promuovere e favorire i processi di accumulazione culturale e strumentale con strategie selettive e mirate, investendo in risorse umane, professionali e quant’altro. Pensare la scuola come un laboratorio didattico che privilegia la creatività e la fantasia, come luogo d’incontro tra i saperi e le culture, in cui si confrontano metodologie e approcci disciplinari molteplici, è un buon punto di partenza; agire per la sua realizzazione abbisogna dell’interesse e dell’abnegazione di tutti: dei docenti, degli operatori scolastici, degli utenti diretti ed indiretti del servizio scolastico, della comunità sociale nel suo complesso, della volontà di tutti e di ciascuno di essere parte importante di una progettualità mirata alla formazione di persone rispettose, solidali, autentiche. Punto fondamentale per l’attuazione del nostro progetto è l’arricchimento della Biblioteca scolastica con testi di vario genere, spaziando dalla narrativa alla poesia, dalla filosofia alla psicologia ed alla pedagogia, dalle scienze antropologiche alla matematica, alla logica e all’informatica. La nostra scuola ha investito per il progetto in questione una buona fetta di risorse; a Voi rivolgiamo un invito caloroso a sostenere questa nostra iniziativa con la fornitura, a titolo gratuito e secondo le disponibilità che riterrete congrue, di libri di vario genere. Il nostro impegno è di pubblicizzare, in modo opportuno e significativo, attraverso azioni mirate e funzionali, il Vostro sostegno al potenziamento della Biblioteca Scolastica della nostra Istituzione. Nel ringraziarVI per l’attenzione, porgiamo l’augurio di un proficuo lavoro. Il Dirigente Scolastico».
il blog di Rino Cammilleri
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