L’amico Marcello Veneziani, commentando il Premio Strega assegnato a Pennacchi (“un ex fascista che diventò poi comunista; dubito che sarebbe stato premiato se avesse avuto il percorso inverso”), così ha scritto sul “Il Giornale” il 7 luglio 2010: “C’è chi ha eretto tutta la sua credibilità nel mostrarsi virtuosamente equidistante dalla destra e dalla sinistra. A loro, terzisti, cerchiobottisti, equilibristi, serviva uno straccio di cultura di destra per poter criticare l’egemonia di sinistra, ma in modo bilanciato. Ci sono tanti ballerini e trapezisti che camminano sul filo e nei loro articoli danno un colpo a sinistra e poi, state certi, il prossimo colpo è riservato alla destra”. Ancora: “Non hanno mai espresso un’idea che sia una, mai suscitato un pensiero, hanno solo fatto i maestrini dell’equilibrismo, autocompiacendosi di questo ruolo super partes (…) e di questa autorevolezza che non derivava dallo spessore delle idee ma dalla collocazione. Eh, io sono virtuoso, non sto né con quelli né con questi”. Allora, forza, cari lettori: di chi sta parlando Veneziani? Badate che sono parecchi. Un aiutino: i più li trovate sul “Corriere della sera”.