Nell’Antidoto precedente ho riportato brani del rapporto americano della National Religious Broadcasters (NRB), Virginia, sulla censura anticristiana operata da Apple (fonte: agenzia Zenit.org del 9 ottobre 2011). Ce n’è anche per Google: Scott Cleland, ex vice sottosegretario di stato per l’informazione e la comunicazione, afferma esplicitamente che «Google rifiuta i valori tradizionali giudaico-cristiani». E per Facebook, che vanta «partership con alcune organizzazioni che promuovono l’agenda omosessuale». Un altro esempio citato nel rapporto è proprio il caso di Facebook, «che ha visto la rimozione di una foto di due uomini che si baciano. Questa decisione è stata rapidamente revocata e Facebook ha presentato le sue scuse. Per contro, in altri casi di foto di natura sessuale, ma non omosessuale, c’è stata una definitiva rimozione».