Sul blog «Settimo cielo» di Sandro Magister, vaticanista de «L’Espresso», il 15 ottobre 2011 è apparsa questa notizia: «Nella destinazione dell’8 per mille, nell’ultima rilevazione relativa al 2008, le firme a favore della Chiesa valdese hanno fatto un notevole balzo all’insù: 413mila, una ventina di volte il numero dei valdesi in Italia, il 2,3 per cento del totale dei contribuenti italiani, in Piemonte addirittura il 7,3 per cento». Come mai questo boom? Forse qualche fedele ha voluto punire la Chiesa cattolica per certe uscite di alcuni suoi esponenti? In effetti, talvolta la tentazione è forte. O forse il movimento gay ha fatto pubblicità? Già, perché a Milano un pastore valdese ha “benedetto” una coppia omo, con gran clamore mediatico. Ma nel blog spunta un’altra notizia, meno pubblicizzata: «Nell’ultimo Sinodo della Chiesa valdese, lo scorso agosto a Torre Pellice, è stata proposta una colletta a favore delle Chiese cristiane che nel mondo subiscono persecuzione. La proposta è stata bocciata. E neppure ne è stata data notizia. Per sapere dell’accaduto si è dovuto aspettare il numero del 30 settembre di “Riforma“, la rivista ufficiale della Chiesa valdese. Qui il pastore e teologo Paolo Ricca, forse la più alta autorità intellettuale e morale dei valdesi italiani, ha dedicato l’intera sua rubrica “Dialoghi” a una severissima reprimenda contro la bocciatura di quella colletta». Terminando con queste parole: «Intanto i nostri fratelli e le nostre sorelle continuano a soffrire e, non di rado, a morire. E noi, teniamoci pure le nostre collette».