Il 16 febbraio 2012 si è svolta presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma la Conferenza di presentazione dell’accordo promosso da Unar per l’adesione dell’Italia al Programma del Consiglio d’Europa in materia di “contrasto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”. L’Unar sarebbe l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (razziali!). Ha partecipato il gotha dell’Lgbt internazionale. Ed erano invitate le seguenti associazioni: Agedo, Ali, Arcigay, Arcilesbica, Atn, Azione Trans, Certi Diritti, Circolo Mario Mieli, Circolo Maurice Lgbtq, Circolo Pink, Consultorio Transgenere, Crisalide Pangender, Di’ Gay Project, Donne Trans di Puglia, Egma, Equality, Famiglie Arcobaleno, Gaylib, Gaynet, Gay Help Line, I-Ken, Ireos, Libellula, Linfa. Mit, Milk, Parks, Princesa, Queer Lab, Rete Lenford, Sportello Trans Ala Milano Onlus, Trans Genere. Ha aperto i lavori Elsa Fornero, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità nell’attuale governo Monti. Ma non era un governo solo “tecnico”?