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Da oggi riprende il servizio della newsletter quotidiana. Chi era già iscritto riceverà comodamente via mail l’Antidoto del giorno appena viene pubblicato sul mio sito www.rinocammilleri.com.
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Ringrazio il sito-rassegnastampa BastaBugie che fornirà il supporto tecnico per l’invio delle mail. Naturalmente ne condivido lo spirito; e l’alleanza è reciproca, visto che usa fare periodiche “edizioni speciali” con miei articoli usciti sul mensile Il Timone e sul blog di Nicola Porro. In più, ha un sito nel sito: FilmGarantiti, che non abbisogna di spiegazioni.
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Avviso per i fans. Gli Antidoti, malgrado la vostra generosità, non ce la fanno a pagare il servizio news. Da adesso, perciò, dovrete venire a leggerli direttamente sul sito.

-Dolce&Gabbana, siculi, vanno a sfilare, a luglio, a Siracusa tra, al solito, tripudio di Madonne Addolorate e Cristi sanguinati. La figlia della Bellucci non ce l’ha fatta a sopportare la mise (strascichi, belletto, lacca) ed è svenuta. I siculi dovrebbero saperlo che Siracusa è la città più calda d’Italia. Sempre, anche quando non c’è Caronte. E figurati con Apocalisse 4800.

-Ma perché il sindaco di Milano fa il verde+arcobaleno? Perché è da lì che piglia i voti. L’hinterland è leghista ma il centro storico no: sono radical chic coi soldi, vogliono droga libera e tutto il resto, nonché piste ciclabili dovunque affinché ci sia più spazio per le loro auto+autista. Le elezioni a doppio turno a questo servono: quelli che lavorano votano una volta; due, si stufano. Ma loro no, mai. Così, eccoti sindaco con soli tre voti.

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Cari lettori degli Antidoti, siete numerosi e certo vi farà piacere apprendere che in verità siete molti di più. Tanti, infatti, sono quelli che seguono gli Antidoti con costanza capillare, e rispondono alla newsletter per informarmi del loro netto dissenso. Quelli educati li trovate qui, regolarmente pubblicati e con risposta. Gli altri li ho mandati a quel paese e, dopo, formale diffida, cassati definitivamente. Tuttavia, è incredibile la pazienza con cui insistono a scrivermi. Sempre per ribadire le loro fesserie. E perdono un sacco di tempo e fatica in citazioni, brani evangelici o scritturali, di documenti ecclesiali o degli autori a loro cari. Fissati e fanatici fino all’insulto, spaccano il capello in quattordici per dimostrarmi che io ho torto e loro ragione. Ma chi glielo fa fare? Io non mi sogno nemmeno, di andare per siti a dire la mia. Loro sì. Boh. Di più: dopo essere stati pregati, a volte anche seccamente, di non rompere più le scatole a chi lavora (per me, infatti, tenere gli Antidoti è un lavoro, non uno spasso), continuano imperterriti a ronzare intorno come zanzare e a cercare di punzecchiare, nella speranza di produrre almeno un ematoma. E più li spruzzi di Ddt, più tornano a infastidire. Costringendomi, ogni volta, a cliccare «trash» sul loro commento. Certo, hanno la soddisfazione di sapere che almeno l’ho letto. E’ la stessa soddisfazione che provano quelli che, non riuscendo con donne vere, si consolano con una rivista pornografica. Mica passa loro per la testa che, così facendo, aumentano il mio seguito. Infatti, per un Autore è importante essere letto da quanta più gente possibile. Essere approvato è secondario. Darei chissà cosa per sapere che i miei detrattori si sono comprati i miei libri apposta per detrarli. Ad avercene…