Certo, è una situazione imbarazzante. La Chiesa istituzionale non ha critici «a destra», li ha solo «a sinistra». Sì, perché se qualche cattolico avanza qualche timida riserva, che so, sull’apertura delle carceri, sull’accoglienza indiscriminata all’immigrazione, sulla «pace senza se e senza ma», ecco che viene subissato e trattato da traditore. Poiché il papa ha sempre ragione, chi osa alzare il ditino e dire «scusi, ma questa cosa non mi quadra, potrebbe rispiegarmela?», si vede quel ditino immantinente amputato. 

Dopo una venticinquina d’anni di più o meno onorata carriera mai avrei immaginato quest’ondata di papismo senza se e senza ma. Naturalmente, fra i cattolici «di destra», chè a quelli «di sinistra» va bene così: dopo decenni di «dissenso», finalmente sono riusciti a relegare, nella posizione dissenziente, la «destra». Si parla, nella Chiesa di vertice, di «restaurazione», e da tanto. Ma, dai tempi della scomunica di Lefebvre in poi, non si vede molto, devo dire. 

Una missa tantum in latino, a Roma: una di numero. Per il resto, è uno scorrazzare indisturbato di ex missionari, preti di frontiera e di strada, arcobaleni e frati no-global ch’è un piacere. La Chiesa-vertice va allegramente «a sinistra», altrochè, e scusate se non uso giri di parole. Né mi si venga più a raccontare che il papa è «mal consigliato». 

Da chi? Quando? Come? Dicendo questo mi pongo «fuori dalla Chiesa»? Ma perché, sono mai stato «dentro»? Sono stufo della «prudenza» e della circospezione. Tanto, non ho carriere intraecclesiali da fare. Solo domande. Una è questa: qual è la strategia posta in atto dalla Chiesa-istituzione per la fantomatica «nuova evangelizzazione»?

Poiché non ci capisco niente, chiedo rispettosamente spiegazioni. Sono «fuori» per questo? Va bene, allora, sto zitto. Comincerò anch’io a «votare coi piedi», come fa quell’immenso popolo cattolico che affolla i santuari e le analisi dei sociologi, i quali parlano dell’affermarsi di una «religiosità priva di mediazioni». 

Se l’afflusso ai santuari cresce ma diminuisce quello alla messa domenicale, se è aumentato il numero di cattolici che si dichiarano tali ma non vogliono avere a che fare coi preti, qualcosa vorrà dire.